❗️Come sarà l’Inter di Oaktree? Gazzetta: “Continuità e Marotta al centro del club” | OneFootball

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·20 May 2024

❗️Come sarà l’Inter di Oaktree? Gazzetta: “Continuità e Marotta al centro del club”

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La Gazzetta dello Sport, come di seguito riportato, ha costruito l’Inter di Oaktree, in virtù dell’escussione del pegno che, probabilmente, la società statunitense eserciterà, portando – salve clamorose sorprese – alla fine dell’era Zhang: “Oggi è il famoso 20 maggio e il ticchettìo dell’orologio si sente già da Los Angeles fino a Milano passando per Nanchino. Sta per scattare l’ora X, sta per sorgere l’alba californiana dopo otto di sole rosso Cina che hanno cambiato la grammatica moderna dell’Fc Internazionale. Sarà pure solo un freddo meccanismo tecnico da attivare formalmente dopodomani, ma l’escussione del pegno con cui il club sta per passare di mano è comunque un cambio di prospettiva per la società fresca di stella. La sfida, semmai, sarà proprio garantire una continuità di gestione tecnica ed economica dopo un piccolo grande terremoto. Su questo, però, Oaktree è stata assai chiara ancora prima di piantare le tende al decimo piano della sede di viale della Liberazione: parola d’ordine “continuità”, un giocattolino che funziona così bene non verrà buttato via. Per quanto possibile si proverà a mantenere la stessa velocità di crociera confermando in blocco il management, sia nell’area sportiva con a capo Beppe Marotta sia in quella corporate guidata da Alessandro Antonello.

Le questioni relative al campo sono, inevitabilmente, ciò che più interessa e preoccupa un popolo ubriaco di felicità per la stella, ma disorientato dagli ultimi eventi: dai rinnovi di Lautaro-Barella-Inzaghi che erano in cottura alla campagna acquisti, è inevitabile un piccolo rallentamento sulla tabella di marcia in attesa di fare chiarezza sui nuovi quadri societari. Ma l’apprezzamento di Oaktree nei confronti di Marotta, ribadito dietro le quinte in forma inequivocabile, è proprio lì a garantire il proseguimento del progetto tecnico: è l’a.d. il ponte tra ieri e domani, probabilmente con un ruolo perfino ancora più centrale.


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[…] Il modello dovrebbe essere lo stesso, senza spese certo, ma anche senza l’obbligo di lacrime e di sangue. E senza plusvalenze strettamente necessarie per ripianare il rosso già entro il 30 giugno. Oaktree conosce l’Inter e l’Inter conosce Oaktree: questo non sarà un matrimonio di interesse tra sconosciuti, c’è stato tempo per annusarsi e scoprirsi. Lo scambio di informazioni tra le due entità e la frequentazione tra le persone che le rappresentano va, infatti, avanti da tre anni, dall’ingresso in società del gruppo di Los Angeles in qualità di finanziatore: per questo, alla luce del recente passato vissuto dall’interno, il passaggio ad azionista non dovrebbe cambiare il pensiero che guida le azioni del fondo.

La lente va puntata sui due uomini che da indipendenti hanno rappresentato finora Oaktree nel Cda interista: per Carlo Marchetti ed Amedeo Carassai non sono da escludere incarichi futuri, anche se la questione nomine non è stata ancora affrontata. Più che altro, in California si aspettavano che dal 2021 ad oggi si perfezionasse la vendita dell’Inter così da poter ottenere circa il 20% della transazione come da accordi: proprio su questo punto si è giocata la parta più tesa della trattativa sul rifinanziamento, per Oaktree era davvero strategico dall’inizio quell’incasso. Il fondo non ha voluto in alcun modo che il ritorno del loro investimento si prolungasse ancora e ancora, cosa che sarebbe stata inevitabile con un prestito-bis di Pimco.

Il tempo dirà se e quanto sarà breve (mesi o anni?) l’eventuale periodo di traghettamento verso un nuovo proprietario, mentre i prossimi passi sono obbligati dal codice civile: l’attuale consiglio sarà sciolto con le dimissioni dei membri in quota Suning o, in caso di resistenza di questi ultimi, di dimissione della coppia di consiglieri che fa riferimento a Oaktree. Si aprirà dunque un periodo breve di gestione semplicemente “ordinaria” e non più “straordinaria” e, contestualmente, il presidente Zhang, o l’organo di controllo in sua vece, avrà l’obbligo di convocare l’assemblea degli azionisti per eleggere il nuovo Cda. Senza ulteriori intoppi giuridici lungo la strada, tutto dovrebbe svolgersi in una ventina di giorni che, però, “bloccherà” l’Inter. Alla fine di questi tempi supplementari e con una nuova governance, i dirigenti di ieri e di domani potranno riannodare la gestione straordinaria del club. Allora sì che torneranno di moda rinnovi e (prudenti) strategie di mercato: niente di diverso da prima, anche se tutto attorno, sì, che il mondo sarà cambiato”.

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