Il punto dalla Turchia: Babacar, dal Lecce al primo posto in Super Lig | OneFootball

Il punto dalla Turchia: Babacar, dal Lecce al primo posto in Super Lig | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Footbola

Footbola

·17 dicembre 2020

Il punto dalla Turchia: Babacar, dal Lecce al primo posto in Super Lig

Immagine dell'articolo:Il punto dalla Turchia: Babacar, dal Lecce al primo posto in Super Lig

Dopo tanta Serie A e la mancata conferma a grandi livelli, Babacar ha deciso di cambiare aria e, nel mercato estivo, è approdato in Super Lig alla corte dell’Alanyaspor, formazione in crescita in Turchia. Il ragazzo si è messo a disposizione del tecnico Atan e la collaborazione sta portando degli ottimi risultati: l’attaccante è già andato a segno e il club è momentaneamente in testa nella competizione turca. Qualche alto e basso, ma i margini di miglioramento sono tanti, soprattutto sul lato caratteriale dopo l’espulsione rimediata contro il Besiktas, nell’ultimo incontro del weekend.

BABACAR PROVA A RILANCIARSI: LA SUPER LIG È IL PALCOSCENICO ADATTO

Non possiamo non ricordare il Khouma Babacar, uno tra i più promettenti giovani nell’ambito italiano, almeno così sembrava agli esordi con la maglia della Fiorentina. Dopo tanti anni di Serie A e B, tra prestiti e cambi maglia, il ragazzo ha deciso di abbandonare la nostra penisola per tentare una crescita professionale definitiva in un campionato meno complicato di quello italiano. Purtroppo per lui, nel nostro torneo, non è riuscito mai ad imporsi ad alti livelli, nonostante gli ottimi risultati sia con la maglia viola che con quella del Sassuolo.


OneFootball Video


La sua miglior stagione è sicuramente quella del 2016-2017 a Firenze quando per la prima volta ha raggiunto la doppia cifra realizzativa con 10 marcature in 22 partite. Due anni dopo ha provato a riproporsi a Sassuolo e, con qualche match in più, non è riuscito a superare i 7 sigilli in stagione. Le difficoltà della punta sono sempre state dovute ad un calcio troppo tattico e ai continui infortuni che ne hanno limitato l’utilizzo e condizionato il rendimento. Cambiare aria è stata la scelta migliore, soprattutto dopo la deludente annata a Lecce dove non è riuscito a dare il giusto apporto alla causa di Liverani che, a fine anno, è retrocesso. Nei mesi estivi, Babacar si è messo alla ricerca di una squadra e l’offerta è arrivata da un club turco, in netta crescita negli ultimi anni e pronto a tentare il grande salto per puntare al titolo nazionale.

La trattativa ha impiegato poco ad andare in porto con il ragazzo completamente convinto dal progetto e attratto da una competizione più abbordabile ed ideale alle sue caratteristiche fisiche e tecniche. La giovane promessa era entrata nella speciale classifica di Don Balon che lo aveva inserito tra i migliori calciatori nati dopo il 1989: tutto risale al 2010, ma da quel momento in poi, la stella del senegalese si è improvvisamente oscurata. In Turchia, però, da subito ha avuto piena fiducia dal tecnico Atan che lo ha vestito con una maglia da titolare inamovibile: il suo apporto si è subito visto con 3 realizzazioni fondamentali che hanno regalato ben 9 punti al suo club. Ha segnato contro il Galatasaray, pareggiando il vantaggio di Falcao e spianando la strada verso il 2-1 finale: è stato protagonista dell’1-0 contro il Konyaspor e ha siglato il 2-0 definitivo contro il Karagumruk. Nella sfida contro il Besiktas si è macchiato di eccesso di foga rimediando 2 gialli e lasciando prematuramente i suoi in 10, ma nonostante tutto, l’Alanyaspor ha strappato la vittoria.

Babacar si trova perfettamente a suo agio nel 4-2-3-1 adottato e va ricoprire il ruolo di trequartista di destra, chiamato ad allargarsi per andare sul fondo o per tentare la conclusione rientrando sul suo piede. È sempre stato impiegato dando un apporto sia in fase realizzativa che in assist insieme alla forza fisica che lo ha sempre contraddistinto. Al momento, il club, si trova in testa alla classifica turca con 3 punti di vantaggio sulla seconda ma con una partita in più. Sicuramente è ancora presto per parlare di rinascita, ma le basi ci sono tutti per una definitiva consacrazione di uno dei ragazzi più promettenti nati dopo il 1989.

Visualizza l' imprint del creator