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·14 febbraio 2024

Proteste dei tifosi, Blackstone ritira l'offerta per la Bundesliga: solo CVC in corsa

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Dopo l’indiscrezione di ieri, oggi è arrivata l’ufficialità del ritiro del fondo statunitense Blackstone dalla corsa per l’acquisto di una quota dei diritti televisivi della Bundesliga. Ora l’unico soggetto è interessato è CVC Partners.

Ad annunciarlo, nella serata di martedì, è la stessa federcalcio tedesca (DFL), visto che nel bando è inserita anche la seconda divisione del calcio tedesco, la 2.Bundesliga. «Confermiamo che, dopo buone discussioni, Blackstone non è più un’opzione come partner di marketing strategico per la Bundesliga e la 2. Bundesliga per vari motivi – ha commentato la federcalcio dopo la richiesta di delucidazioni del Servizio di informazione sportiva (SID) -. La DFL e i club sono sempre stati consapevoli che i punti chiave e i limiti adottati a dicembre ponevano elevate esigenze ai potenziali partner. Ora si continuerà con CVC secondo il programma previsto».


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La decisione di fine 2023 di aprire le porte ai fondi di investimento ha portato a numerose proteste, sia del club, ma soprattutto dei tifosi. L’apice si è avuto nel turno di Bundesliga appena trascorso, dove numerose partite, incluso lo scontro diretto fra Bayer Leverkusen e Bayern Monaco, ha subito un ritardo rispetto all’orario ufficiale del fischio di inizio. Senza dimenticare i casi di Amburgo-Hannover e Union Berlino-Wolfsburg. La prima ha subito una sospensione di 40 minuti per uno striscione shock dei tifosi ospiti contro il loro presidente, mentre la seconda è stata a un soffio dall’essere annullata. E il proseguo delle trattative con l’unico competitor ancora in gara potrebbe far perdurare le proteste anche nelle prossime settimane.

Le condizioni di un eventuale accordo non dovrebbero cambiare, fanno sapere i media tedeschi. Quindi confermate le basi dell’affare: quota massima dell’8% per i prossimi 20 anni con un prezzo di vendita di circa 1 miliardo di euro. Queste le condizioni poste fin dall’inizio dalla federcalcio tedesca. La mozione è passata con 24 voti favorevoli sulle 36 società dei primi due campionati teutonici. Come ago della bilancia, alla fine, è stato il sì di Martin Kind

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