🔥 Quattro squadre, due posti, un sogno: si infiamma la lotta Champions | OneFootball

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Emilio Scibona·25 aprile 2024

🔥 Quattro squadre, due posti, un sogno: si infiamma la lotta Champions

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Il colpo di testa al 94′ di Bryan Cristante valso il 2-1 definitivo alla Roma nella sfida contro l’Udinese potrebbe essere ricordato non solo per essere stato l’episodio decisivo di una partita giocata in due giorni diversi.

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Il successo conquistato dai giallorossi è infatti uno di quelli che potrebbe passare alla storia come turning point nell’ottica della corsa alla Champions, più infuocata che mai.


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In virtù della vittoria di Udine la Roma sale a quota 58 punti, mantenendo il quinto posto con un vantaggio di + 4 sull’Atalanta sesta: la “Dea” ha una partita in meno, quella contro la Fiorentina, rinviata per il malore che ha portato alla scomparsa di Joe Barone e ad oggi senza una data fissata per il recupero. Il che comunque significa che l’Atalanta ha di fatto perso la possibilità virtuale di sorpasso.

La bagarre per la massima competizione europea si è ormai definita con il Bologna quarto e in rampa di lancio; Roma e Atalanta contendenti messe ulteriormente sotto pressione dal sogno Europa League ed una Lazio più attardata che spera di approfittare, in stile Steven Bradbury, di ogni scivolone avversario.


Bologna – 4º posto, 62 punti

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Lo strepitoso colpo esterno messo a segno contro la Roma ha il suono delle note dell’inno della Champions. I felsinei hanno un vantaggio di 4 punti sulla Roma e soprattutto di 8 sull’Atalanta che con la partita in meno può accorciare a -5. Inoltre la squadra di Motta ha tutti gli scontri diretti a favore contro le rivali, Lazio compresa. Una situazione di enorme vantaggio da consolidare nelle ultime 5 partite.

Per i valori sulla carta e per quel che ha detto il campionato i restanti impegni all’orizzonte sono sulla carta abbordabili. Sabato arriva l’Udinese al Dall’Ara, poi in ordine sarà la volta della trasferta contro il Torino, del match casalingo contro il Napoli, dell’ultimo impegno esterno contro la Juventus e in conclusione della partita finale contro il Genoa.

Le prime tre avversarie hanno ancora qualcosa da chiedere al loro campionato; la Juve (che sarà reduce dalla finale di Coppa Italia) e il Genoa potrebbero invece arrivare più scariche in termini di energie e motivazioni. Ad ogni modo, il Bologna ha dimostrato di reggere il confronto con tutte le rivali che le si son parate davanti: l’occasione di scrivere la storia si sta materializzando.


Roma – 5º posto, 58 punti

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La sconfitta contro il Bologna sembrava essere la spia della riserva accesa dopo quattro mesi giocati al massimo con l’adrenalina e le idee portate da Daniele De Rossi. La vittoria contro l’Udinese dimostra che il cuore giallorosso batte forte e può arrivare anche dove eventualmente non arrivano le gambe.

All’orizzonte per la Roma c’è un ciclo di partite durissime: la doppia semifinale con il Leverkusen si inserisce tra la gara di sabato col Napoli, lo scontro esterno contro la Juventus domenica 5 maggio e il match con l’Atalanta la settimana successiva, che si profila come un’autentica gara-spareggio.

L’approdo della nave giallorossa verso la Champions passa dal superamento di questa tempesta, dopo la quale ci saranno da affrontare il Genoa in casa e l’Empoli in trasferta  all’Olimpico nell’ultima di campionato, più l’eventuale finale di Europa League il 22 maggio. Una missione complicata ma non impossibile.


Atalanta – 6º posto, 54 punti (una partita in meno)

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La possibile qualificazione in Champions; la finale di Coppa Italia e la semifinale di Europa League: in questo momento la “Dea” sta lottando per qualcosa di storico dopo un’annata che già così resta comunque epocale. La squadra di Gasperini vede all’orizzonte la prospettiva di vincere un trofeo che manca da 61 anni, precisamente dalla Coppa Italia 1963/1964.

Con 10 partite all’orizzonte (più eventuale finale di Europa League) li orobici sono attesi da un finale di fuoco, probabilmente il più rovente possibile e il meno facile da gestire nell’ottica del percorso in campionato, nel quale però la “Dea” ha un vantaggio non da poco: il calendario. Vero, il 12 maggio c’è lo scontro diretto in casa contro la Roma, ma gli altri impegni sulla carta sono abbordabili.

Sabato c’è in casa un Empoli sicuramente ostico ma valori alla mano inferiore; poi la trasferta contro una Salernitana potenzialmente già retrocessa ad una settimana dalla sfida con la Roma. A chiudere la trasferta contro il Lecce e l’ultima in casa contro il Torino: due squadre che potrebbero non avere nulla da chiedere al loro campionato. Resta poi la partita contro la Fiorentina, la cui calendarizzazione è ancora da stabilire.

In mezzo però da non dimenticare che ci saranno anche il doppio confronto con il Marsiglia in Europa League e la finale di Coppa Italia il 15 maggio contro la Juventus: appuntamenti con la storia potenzialmente molto dispendiosi. La “Dea” dovrà tirare fuori qualcosa di incredibile. Le idee brillanti di Gasperini, il talento dei singoli e lo spirito di Anfield sono gli ingredienti della ricetta per la gloria: lasciamoli cucinare, in ogni caso saranno applausi.


Lazio – 7º posto, 52 punti

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A cinque giornate dal termine del campionato sei lunghezze di distanza dal quinto posto in teoria non sono poche: considerando lo scenario complessivo delle due contendenti principali c’è comunque il margine per coltivare la speranza di riuscire a raggiungere un traguardo che ad oggi sembra inaccessibile.

I biancocelesti all’orizzonte hanno solo il finale di campionato da affrontare a piena potenza: gli avversari in ordine sono il Verona sabato prossimo in casa; il Monza in trasferta all’U-Power Stadium; l’Empoli all’Olimpico; l’Inter a San Siro e per finire il Sassuolo nell’ultima di campionato tra le mura amiche.

Sulla carta sono tutte squadre abbordabili, al netto di un Inter che potrebbe fisiologicamente arrivare scarica dopo una stagione vissuta viaggiando con i giri del motore al massimo. La squadra di Tudor in questo contesto può sperare di approfittare degli eventuali passaggi a vuoto delle rivali a patto però di tirare fuori cinque partite perfette. Difficile sicuramente, ma non del tutto impossibile.